Sono un po' di settimane che mi chiedo cosa farò alle prossime elezioni e non so proprio cosa rispondermi! Ho sempre pensato che votare sia pienamente nei nostri interessi e che vivendo in una democrazia sia in un certo senso un nostro dovere, un impegno serio per esprimere i nostri orientamenti di pensiero e influire nel governo dello Stato. In fondo sarebbe questo il senso di una democrazia: i cittadini votano coloro che in parlamento li rappresenteranno e prenderanno decisioni importanti e complesse che diversamente non potrebbero essere prese. I politici, essendo rappresentati in parlamento in proporzione ai consensi ottenuti, in teoria dovrebbero prendere decisioni che pur non facendo contenti tutti saranno apprezzate presumibilmente dalla maggioranza.
La democrazia dovrebbe essere una soluzione all'impossibilità di organizzare riunioni decisionali in cui è aperta la partecipazione a tutti i cittadini. Una soluzione del genere attualmente non sarebbe infatti proponibile sia perché sarebbe troppo impegnativo per i cittadini sia perché sarebbe troppo lungo e complicato sentire le opinioni di tutti, valutare le eventuali soluzioni, contare i consensi, votare una decisione finale.
Da una democrazia forse non ci si può aspettare che tutti riescano a trovare dei rappresentanti da votare che li convincano ma dovrebbe essere auspicabile che almeno la maggioranza delle persone sia soddisfatta delle proprie possibilità di voto e di come successivamente i politici governino lo Stato!
Ora magari mi sbaglierò ma la mia impressione è che i cittadini nella maggior parete dei casi non siano né così soddisfatti delle scelte possibili né si sentano realmente rappresentati né si possano serenamente dire soddisfatti di come venga governato lo Stato. Ciò che poi preoccupa è l'impressione che i politici siano più impegnati a fare i propri interessi che preoccupati di deludere la fiducia degli elettori.
Ma non era questo di cui volevo parlare. Piuttosto invece mi chiedevo fino a quando si potrà dire che siamo in una democrazia? Perché a me sembra sempre più che dalla democrazia ci stiamo allontanando e che se questo era il nostro obiettivo lo stiamo perdendo!
Come si fa infatti a chiamare democrazia un sistema politico in cui non ti è consentito votare il tuo rappresentante ovvero la persona in cui riponi maggiore fiducia?
È vero puoi votare un Partito ma quanta scelta hai? Come si può pensare di rimanere soddisfatti dalle proprie scelte di rappresentanza se la scelta è limitata a una decina di Partiti? Se il sistema elettorale ti spinge a scegliere solo tra i due più forti altrimenti il tuo voto sarà quasi inutile? Se durante la campagna elettorale i Partiti sono concentrati a demonizzare gli avversari invece di esporre nei particolari i propri obiettivi di programma? Se il programma di un Partito è una pura formalità, un fastidioso retaggio del passato?
Infine: come scegliere se ti rendi conto che non puoi disporre di informazioni affidabili? Se scopri sempre più spesso che le notizie ufficiali sono colpevolmente falsificate? Se quelle “alternative” si dimostrano ugualmente vittime di interessi politici o economici che le manipolano adattandole alle proprie esigenze?
Non so quali possano essere le soluzioni a questi problemi né quanto gli italiani siano realmente disposti ad impegnarsi per risolverli ma sicuramente c'è chi è interessato a mantenerli e ne trae privilegi economici e di potere.